domenica 11 dicembre 2011

Mai più contro di noi, mai piu senza di noi!

Sono contenta di scrivere il primo post di questo blog in una giornata speciale come questa.
Dopo il successo della manifestazione Se non ora quando? svoltasi a Milano ed in altre città italiane lo scorso 13 febbraio, il movimento torna in piazza con uno nuovo slogan Se non le donne, chi?.
Questa volta non si può più accusare le partecipanti (ed i partecipanti, perché anche molti uomini sostengono questo movimento) di "scendere in piazza per accusare Berlusconi". Il governo è cambiato, ma il movimento resiste e va avanti. A dimostrazione che non tutto ruotava attorno all'ex premier e che le donne e gli uomini, scesi a manifestare a febbraio, avevano uno scopo ben diverso: quello di chiedere e di pretendere (giustamente) quella dignità, quei diritti e quel rispetto che spesso vengono negati alle donne in questo paese.
Con mio enorme dispiacere questa volta non potevo essere in piazza, ma ho seguito e continuerò a seguire lo sviluppo delle vicende della giornata odierna.
Fatta questa introduzione, vorrei semplicemente postare la lettera di Jody Williams, presidentessa della iniziativa delle Donne del Nobel, inviata al movimento Se non ora quando?. In poche righe viene raccolta e sottolineata l'importanza di farsi sentire e di farsi valere. L'importanza di dar voce al popolo femminile, che in Italia, purtroppo, sempre più spesso viene soffocata.

Testo inviato dalla Nobel Women’s Initiative, attraverso la sua presidente Jody Williams (premio Nobel per la pace 1997)
Le donne sono agenti di coesione e cambiamento, in tutte le società. Spesso, malgrado tutte le circostanze. Quasi sempre, la determinazione delle donne rimane nascosta, invisibile. Ma quando la loro volontà positiva riesce ad emergere, essa diventa una irresistibile onda di impegno creativo. Non possiamo non ricordare la rivoluzione condotta dalla nostra amica Wangari Mathai in Africa a furia di piantar alberi. La sua perdita ci addolora profondamente. Ricordiamo qui la acuta battaglia di Shirin Ebadi per i diritti umani in Iran. In questi giorni infine, occorre menzionare i lunghi anni della straordinaria battaglia di Aung San Suu Kyi per la democrazia in Birmania, in un rapporto di intima devozione al suo popolo.
Il premio Nobel per la pace attribuito quest’anno a tre donne, Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee, Tawakkol Karman – come recita la motivazione –  “per la loro lotta non violenta a favore della salvezza delle donne e per i diritti delle donne ad esercitare una piena partecipazione nelle attività di costruzione della pace” rappresenta un inequivocabile riconoscimento del ruolo delle donne nella società. Di tutte le donne.
“Se Non Ora Quando” sta conducendo la sua autorevole battaglia non violenta per i diritti delle donne in Italia. Questa è stata la novità straordinaria della scena italiana nel 2011. Come sapete benissimo, la piena partecipazione delle donne nel vostro paese, come in tutte le nazioni, è ingrediente fondamentale allo sviluppo della democrazia.
Per questo voglio esprimere il mio sostegno a questo sforzo che avete avviato. L’Iniziativa delle Donne del Nobel sta dalla vostra parte, donne italiane che siete oggi riunite nelle molte piazze del paese per marcare il segno della vostra vitale, competente ed entusiastica presenza sulla scena pubblica.
Siamo con voi, perché la vostra partecipazione a tutto tondo nella vita dell’Italia è essenziale.
Jody Williams, Presidente della Iniziativa delle Donne del Nobel

Nessun commento:

Posta un commento